Ma cosa c'è dentro un sapone sono in pochi ad esserne coscienti, questo perché ormai d'abitudine frulliamo tutto dentro al carrello della spesa dando uno sguardo solo al prezzo, alla marca e al profumo.
Questo accade per molti fattori: per abitudine, per pigrizia, per mancanza di tempo o chissà cos'altro.
Il problema "sapone" lo solleviamo solo quando ci imbattiamo in allergie, fastidi, secchezza e pruriti. Allora andiamo dal medico, esponiamo il problema, ci fa una bella ricetta per una lozione detergente delicata e via.
Dopo qualche giorno tutto torna a posto, la lozione o è finita o finisce nel cassetto dei medicinali e tutto ricomincia nella solita routine.
Ma l'igiene finisce davvero con una bella lavata?
Assolutamente no. Quello è solo quello che si vede. Quello che non vediamo è invece una pelle aggredita dalle tante sostanze messe in ogni prodotto che hanno l'unico scopo di fare solo apparenza.
Ma cominciamo dall'inizio....
La nostra pelle è l'organo più esteso del nostro corpo (da 1,5 a 2 m²) e le sue funzioni sono:
- PROTEZIONE dagli attacchi meccanici, fisici, chimici o batterici provenienti dall'ambiente esterno;
- TRASMISSIONE la pelle viene utilizzata per trasmettere informazioni tra il corpo e l'ambiente esterno
- SCAMBIO Attraverso la pelle avvengono vari scambi tra il corpo e l'esterno. L'assorbimento delle sostanze utili e l'eliminazione di quelle dannose.
Questa specie di guscio morbido ed elastico che ci ricopre e ci protegge ha a sua volta uno strato protettivo "lo strato sebaceo superficiale" che la mantiene morbida ed elastica e la protegge dalle aggressioni esterne, come vento, freddo, umidità...
L'igiene personale è un'ottima cosa. Mantenendo pulita la nostra pelle riduciamo il rischio di malattie e rende la frequentazione tra le persone piacevole (ma non sempre però..) eliminando i cattivi odori.
Il lavaggio della nostra pelle però, se fatto in maniera intensiva o con prodotti aggressivi e non compatibili ha un effetto aggressivo ed esfoliante, per cui a fronte di una rimozione di sporcizia si ha anche la rimozione dello strato protettivo naturale, ad esempio dello strato sebaceo superficiale.
Questo strato per fortuna, come molte cose del nostro corpo, si rigenera col tempo e torna allo stato ottimale nell'arco di 24 ore più o meno. In pratica, pronto per essere tolto di nuovo dalla doccia successiva del giorno dopo!
E cosa accade alla pelle quando è senza questo scudo? E' in balia di tutto, si squama, prude, ed è più sensibile all'attacco di micosi, parassiti ed altre malattie della pelle, per non parlare poi della pelle dei bambini.
Veniamo ora alle belle notizie, cosa possiamo fare per evitare questi rischi ed avere una pelle SANA?
Innanzi tutto cominciamo a dare uno sguardo alle etichette e ad a comprendere quello che c'è scritto. Sì, alle volte sembra incomprensibile, ma vi garantisco che una volta smascherati i malfattori tutto diventa più semplice.
L'elenco degli ingredienti che compongono un prodotto cosmetico si chiama INCI: International Nomenclature Cosmetics Ingredients, ed è obbligatorio esporlo su ogni etichetta.
Questa "lista" di ingredienti deve essere scritta in modo standard, ovvero i singoli ingredienti devono esere chiamati allo stesso modo da tutto il mondo, quindi vengono citati i nomi delle sostanze chimiche e i nomi dei vegetali in latino, come li trovereste su un libro di botanica.
Questo significa che una volta imparate le voci fondamentali, ovvero quelle gradite, ma soprattutto quelle da evitare, che voi compriate un prodotto a Hong Kong o a Londra saprete riconosce sempre e comunque l'INCI.
Un altro fattore importante è che l'elenco degli ingredienti non è stampato a caso, ma è scritto in base alla quantità di quella determinata sostanza all'interno della formulazione, quindi più è in cima alla lista un ingrediente più è presente nel prodotto in percentuale.
Ok, penserete, e adesso? beh, facile, analizziamoli.
Io ormai conosco gli spauracchi, ma per darvi un ulteriore aiuto voglio indicarvi il Biodizionario.it, un sito che cataloga le sostanze presenti nei cosmetici assegnando loro valori di tolleranza e scoprire se l'INCI dei vostri prodotti che utilizzate abitualmente sono accettabili oppure no.
Il Biodizionario ha un criterio, mette i pallini (rossi, gialli, verdi) alle sostanze
in base al loro essere naturali, delicate e dermocompatibili oppure no.
Il discorso INCI come potete immaginare è immenso, e sono sicura che tornerò sull'argomento per spiegarvi gli ingredienti più comuni nel dettaglio. Voi intanto per curiosità prendete un vostro detergente e andate a spulciare sul Biodizionario cosa dice, resterete a bocca aperta!
A questo punto c'è un'altra domanda però che frulla intesta dopo aver letto tutto questo, ovvero, se questi ingredienti sono troppo aggressivi, irritanti, allergizzanti, inquinanti e quant'altro, allora perché le case produttrici le mettono?
I motivi sono svariati, ma i principali sono 2, uno è che sono sostanze più economiche e quindi permettono con minor spesa di produrre più prodotto, di conseguenza consentono un prezzo finale più basso rispetto alla concorrenza, e poi perché a noi piacciono le cose che fanno schiuma... tanta schiuma, soffice e duratura perché solo in questo modo abbiamo la sensazione di essere "puliti".
Avete domande?
Tornerò presto a parlare di INCI e saponi.
Ok, penserete, e adesso? beh, facile, analizziamoli.
Io ormai conosco gli spauracchi, ma per darvi un ulteriore aiuto voglio indicarvi il Biodizionario.it, un sito che cataloga le sostanze presenti nei cosmetici assegnando loro valori di tolleranza e scoprire se l'INCI dei vostri prodotti che utilizzate abitualmente sono accettabili oppure no.
Il Biodizionario ha un criterio, mette i pallini (rossi, gialli, verdi) alle sostanze
in base al loro essere naturali, delicate e dermocompatibili oppure no.
Il discorso INCI come potete immaginare è immenso, e sono sicura che tornerò sull'argomento per spiegarvi gli ingredienti più comuni nel dettaglio. Voi intanto per curiosità prendete un vostro detergente e andate a spulciare sul Biodizionario cosa dice, resterete a bocca aperta!
A questo punto c'è un'altra domanda però che frulla intesta dopo aver letto tutto questo, ovvero, se questi ingredienti sono troppo aggressivi, irritanti, allergizzanti, inquinanti e quant'altro, allora perché le case produttrici le mettono?
I motivi sono svariati, ma i principali sono 2, uno è che sono sostanze più economiche e quindi permettono con minor spesa di produrre più prodotto, di conseguenza consentono un prezzo finale più basso rispetto alla concorrenza, e poi perché a noi piacciono le cose che fanno schiuma... tanta schiuma, soffice e duratura perché solo in questo modo abbiamo la sensazione di essere "puliti".
Avete domande?
Tornerò presto a parlare di INCI e saponi.