mercoledì 16 novembre 2011

Il Primo Sapone – Sapone all’olio di oliva


Non scrivo post da tempo perché sono in attesa che mi arrivino gli ingredienti per fare nuovi saponi, ma quale occasione migliore per scrivere la Ricetta Maestra del sapone?
Quindi, ecco come si comincia ed addentrarsi nel mondo del sapone fatto in casa o ameno ecco la prima ricetta con la quale ho iniziato.

Quando si comincia ad avere qualche nozione teorica sul sapone viene spontaneo passare allo step successivo e cedere alla la voglia di provare.

Ricordo ancora il primo sapone che ho fatto… ero tesissima, avevo studiato praticamente a memoria ogni passaggio e avevo passato i giorni precedenti a cercare tutto quello che mi serviva.

Come tutti quelli che adesso fanno da sé il proprio sapone ho iniziato dalla ricetta base, quella più semplice come procedimento e come ingredienti. Ma non sottovalutatela, il risultato finale è un SUPER SAPONE! Certo, molto semplice, ma da quella volta è nato il mio amore per i saponi fatti a mano e ricordo con piacere quel mio primo esperimento.

Il sapone in questione è quello con solo Olio di Oliva.

Si può usare anche Olio Extra Vergine (denominato EVO) ma quello io preferisco metterlo sull’insalata, anche perché il mio lo acquisto da amici di famiglia che lo producono e onestamente mi sembrerebbe uno spreco, un peccato mortale!

Le regole fondamentali per fare il sapone sono 2:

- NON modificate in alcun modo le dosi e gli ingredienti

- NON modificate in alcun modo il procedimento

Se queste due regole non saranno rispettate il sapone non verrà! Soprattutto riguardo gli ingredienti: la quantità di soda è calcolata in base alla quantità e la tipologia di olio usato. In questo caso il calcolo è stato fatto precisamente per la quantità e il tipo di olio della ricetta.

Altra regola importantissima è il maneggiare con cura e attenzione la soda caustica. In questo post troverete tutte le informazioni necessarie. Fare il sapone è un’esperienza molto piacevole, ma la soda caustica potrebbe rovinare la poesia, quindi MI RACCOMANDO!!

Inutile dire che non mi assumo responsabilità in caso di incidenti o errori.

Fate attenzione, non mi stancherò mai di ripeterlo. Se non vi sentite sicuri NON fatelo, ma se volete comunque provare il sapone fatto a mano chiedete a chi lo produce se è disponibile a spedirvene un panetto. In caso contattatemi pure all'indirizzo lologi26@gmail.com.

In questo post cercherò di illustrare il tutto il procedimento completo.

UN CONSIGLIO: leggete questo articolo dopo aver letto “Soda Caustica - Come maneggiarla senza rischi” e tenetelo aperto mentre leggete questa pagina perché man mano che procederò con la spiegazione tra parentesi () vi indicherò il numero del paragrafo a cui dovrete fare riferimento ne post citato in modo da non dover ripetere cose già dette e non dilungarmi troppo.

Per gli utensili indispensabili per fare il sapone vi invito a leggere i punti 5 e 6.

Ecco la ricetta per 1 kg di grassi:

METODO A FREDDO

- 1 kg di Olio di Oliva (non 1 litro, ma 1 kg, pesatelo)

- 128 gr di Soda Caustica (NaOH)

- 300 gr di acqua (preferibilmente demineralizzata)

Con questa ricetta si ottiene circa 1,3 Kg si pasta di sapone. Cercate quindi uno stampo capiente che possa contenerlo e diversi stampi. Le vaschette dei gelati, quelle di plastica non polistirolo, vanno benone.

Iniziamo:

in un contenitore capiente e resistente al calore pesare l’acqua. In un bicchiere di plastica usa e getta pesare la soda (leggere punto 4 ).

Versare con attenzione tutta la soda nell’acqua (punto 7) e mescolare delicatamente per farla sciogliere bene.

Intanto che la soda lentamente si raffredda pesare l’olio e metterlo in una pentola capiente.

Non mettetelo ancora a scaldare, l’olio si scalda velocemente e la dosa invece si raffredda molto lentamente.

Il nostro obbiettivo e quello di avere sia l’olio che la soluzione acqua/soda caustica in torno ai 45°C.

NOTA: prestate attenzione alla temperatura della soda, perché nel caso si abbassi troppo non sarà più possibile scaldarla.

Misurate di tanto in tanto la temperatura della soda per tenerla sotto controllo. Quando è sui 46°-47° mettere la pentola con l’olio sul fuoco. Dopo un paio di minuti controllate la temperatura e aspettate ancora (se troppo bassa) o togliete dal fuoco (se ok).

Date un’ultima controllata alla soda, poi all’olio e se le temperature sono giuste si può procedere.

A questo punto versate la soluzione acqua/soda nell'olio e mescolate per qualche secondo con il mestolo fino a quando il tutto non abbia assunto un colore cremoso.

Poi armate di Minipimer dare qualche frullatine (dei colpetti di un paio di secondi vanno bene) alternandole a mescolate, sempre usando il Minipimer.

Nel giro di pochi minuti vedrete che il composto cambierà consistenza, da liquido diventerà man mano più cremoso. Continuare ad alternare colpetti di frullatore a mescolate.

Con questo tipo di ricetta si può arrivare al nastro bello deciso, ma è possibile anche un nastro medio (cos’è il nastro?).

Quando il tutto è pronto versatelo negli stampi, livellate la superficie con un cucchiaio o una spatola “leccapentola” e mettete al calduccio per 24-48 ore. Il caldo è essenziale per far terminare il processo di saponificazione degli oli, quindi coprite gli stampi con pellicola trasparente (no alluminio!) e coprire il tutto con una coperta. Il pile va benissimo.

Trascorse 24-48 ore si può sformare il sapone. Mettere di nuovo i guanti perché il sapone è ancora caustico, e con delicatezza farlo uscire dagli stampi. In caso di difficoltà si può mettere il sapone nel congelatore per 10 minuti, ma solo 10. Poi sarà più semplice fare uscire il sapone. L’ideale sarebbero gli stampi in silicone.

Se il sapone lo avete fatto un uno o più stampi grandi è questo il momento di tagliarlo a fette di un paio di centimetri di spessore. Dopodiché mettere le saponette in un luogo fresco, e asciutto a stagionare. La stagionatura è importantissima, infatti il sapone non e ancora utilizzabile. Con il tempo la soda sparirà e il sapone sarà pronto. In oltre la stagionatura permette al sapone di asciugarsi e perdere una parte di quota acquosa, cosa che lo farà resistere di più all'irrancidimento e lo farà consumare di meno quando lo userete.

La stagionatura per questa ricetta è di 4-6 settimane per essere usato con tranquillità, ma più stagione meglio è.

Questo tipo di sapone anche se non abbiamo usato coloranti e fragranze avrà un bel colore crema chiaro e un delicatissimo odore di pulito.

Bisogna tener predente però non farà una schiuma corposa come siamo abituati dai saponi industriali (pieni di schifezze), ma quando lo userete produrrà una delicata cremina poco schiumosa. E questione di farci l’abitudine.

Poi con il tempo imparerete a fare saponi con miscele di oli diversi che invece produrranno schiuma in modo naturale.

Questo sapone, come tutti gli altri fatti a mano da me, è naturale e biodegradabile al 100%, quindi usatelo ovunque senza paura, in capeggio, al mare…

Soprattutto per lavare i vostri bimbi, anche piccolissimi o con la pelle delicata soggetta ad allergie (io ne so qualcosa..:P)

Spero di esservi stata utile e di avervi incuriosito a provare


Se hai domande o vuoi solo lasciare un saluto scrivi un commento.

Sarò lieta di risponderti.

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11 commenti:

  1. Ciao! il tuo blog è davvero molto interessante!!!
    un giorno proverò anche io a fare il sapone seguendo i tuoi consigli!! ti farò sapere!!
    a presto! Nicoletta

    RispondiElimina
  2. ciao. Ho vari litri di extra vergine vecchio, nn più commestibile. Mi sai dire se puo andare bene per saponificare e se è meglio il sistema a freddo?
    P.S.: La cosa che piace ed intriga è l'entusiasmo che hai.
    Francesco

    RispondiElimina
  3. Ciao Francesco, certo che puoi saponificare con il tuo olio. Anzi, è un ottimo modo per riciclare un'olio che altrimenti andrebbe buttato.
    Il metodo che adoro e che uso sempre è quello a freddo, quindi sì, te lo consiglio.
    E per quanto riguarda il mio entusiasmo hai ragione. Quando faccio il sapone mi diverto come una bambina. Mi piace preparare gli ingredienti, l'odore della pasta quando arriva al nastro, scegliere lo stampo e aspettare ansiosa che arrivi l'ora di formarlo. Ammetto che tutte le volte non resisto e vado sbirciare sotto la coperta.. è più forte di me!
    E vuoi mettere poi la soddisfazione quando ne regali un pezzo? Infinita!!!
    Grazie mille di essere passato. Poi fammi sapere come è venuto il tuo sapone ;)

    Un saluto
    Lolò

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  4. Buongiorno!
    vorrei anch'io provare a creare un sapone all'olio di oliva, ma temo di sbagliare qualcosa nel procediemnto e di rovinarmi la pelle con la soda caustica. Davvero non ci sono pericoli?
    Grazie
    Nathalie

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  5. Ciao Nathalie, i rischi maggiori (ma totalmente evitabili se usata la giusta cautela) sono nella fase di "creazione" del sapone, ovvero, quando si maneggia la soluzione caustica. Una volta che il sapone è fatto e tagliato poi lo si vede se è venuto bene oppure no. Se le saponette hanno un'aspetto bello compatto, asciutto ed emanano quel buon profumo di pulito classico del sapone artigianale allora è andato tutto bene.
    Ovviamente prima dell'uso bisogna rispettare i tempi di stagionatura.
    Vedrai, dopo il primo sapine rimarrai così affascinata che ce ne saranno sicuramente altri ;)

    Grazie per essere passata
    Un abbraccio
    Lolò

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  6. Ciao,vorrei cimentarmi nella preparazione del sapone all'olio d'oliva..ma avrei bisogno del tuo aiuto. Vorrei fare delle saponette da regalare per natale alle amiche, ma vorrei che fossero metà verde chiaro e metà verde scuro. Come dovrei fare mettere i composti uno sull'altro nello stampo? non rischio che si mischino e faccia un posticcio?
    Grazie, Lulù

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  7. Ciao Lulù, tu per metà intendi due strati? Se sì allora basta che cerchi di arrivare ad un bel nastro per il colore che sta sotto (così da risultare più compatto). Poi lo livelli bene con la spatola e passi all'altra metà che sarà un po' più liquida. Per versarlo fallo scivolare sulla parte concava di un cucchiaio vicino vicino allo strato di sotto così non rischi di miscelare le due parti. Ovviamente la metà non sarà precisissima, ma è il bello del sapone artigianale.
    Oppure, puoi farlo marmorizzato (molto semplice e di effetto), come il mio Sapone di Primavera che trovi nel blog e che è proprio fatto con sapone verde chiaro e sapone verde scuro :)

    Fammi sapere poi com'è andata ;)
    Un saluto
    Lolò

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  8. Ciao Lolò! Sei chiarissima nelle tue spiegazioni, e sulla scia del tuo entusiasmo, anch'io mi sono lanciata nell'avventura del sapone, che, tra l'altro, dà dipendenza!
    Purtroppo, per uno stupido errore di trascrizione dovuto alla mia pessima scrittura, nell'ultimo lotto di un kg ho messo meno soda del necessario: un bel 12% in meno! Che fare? Faccio un altro sapone con soda in eccesso e, una volta stagionato il tutto, unisco i due prodotti ricavandone magari un detersivo per lavabiancheria?
    Buttare il tutto mi dispiacerebbe assai! Dammi una conferma o una dritta!
    Grazie per l'attenzione, Silpo

    RispondiElimina
  9. Ciao Silpo, purtroppo non ho buone notizie per te: temo che il tuo sapone non sia recuperabile. Uno sconto soda così elevato è davvero troppo. Neanche la tua soluzione del secondo sapone credo sia attuabile perché con uno sconto così alto gli oli andranno incontro a sicuro irrancidimento entro poche settimane.
    Capita a tutti prima o poi di buttare un lotto di sapone.. io ricordo ancora il mio che ho rovinato definitivamente aggiungendo una fragranza non collaudata che mi ha ammassato tutto l'impasto rendendolo una stracciatella :(
    Per farti capire il mio dispiacere ti dico solo che quell'ammasso granuloso l'ho buttato solo dopo 3 settimane perché non ce la facevo proprio a dire addio ad 1 Kg di grassi (anche un bel mix pregiato devo dire).
    Dai, non ti demoralizzare e ritenta. Sono sicura che uno sbaglio del genere non lo commetterai più, è garantito! ;)

    Un caro saluto
    Lolò

    RispondiElimina

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