mercoledì 31 agosto 2011
I "Difetti" del Sapone Artigianale
martedì 30 agosto 2011
Gli Stampi per il Sapone
lunedì 29 agosto 2011
Taglio Sapone “Pelle di Pesca”
Ho tagliato il sapone “Pelle di Pesca” e che bella soddisfazione!!
Sembrano tante fetta di torta.
Siccome ne sono venuti fuori parecchi saprò cosa regalare a Natale. Sì, farò un bel cesto con un mix dei miei saponi preferiti, tanto so già che sarà un regalo gradito da maschietti e femminucce.
Ormai sto trascinando tutti con me nel mondo dell’Ecobio e delle cose naturali.
Il risultato è stato sorprendente! L’aspetto è bellissimo e l’odore pure.. ma non è merito della polpa di pesca. Ho aggiunto una fragranza cosmetica alla pesca che è a dir poco pazzesca! Per precisare non è il classico odore infantile di pesca, quello delle caramelle per intenderci, ma un profumo di pesca da donna, uffà non so come spiegarlo!
Quello che voglio è che il profumo resti sulla pelle dopo essermi lavata. Chissà! lo sapremo a fine stagionatura.
Mi sono già innamorata di questo sapone, e l’attesa della stagionatura sarà lunga e noiosa, vorrei provarlo subito!! E poi le vitamine della frutta faranno benissimo alla mia pelle!! Come tutti i miei saponi del resto ;)
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domenica 28 agosto 2011
Sapone “Pelle di Pesca”
Ho voluto sperimentare in una ricetta di sapone collaudata l’aggiunta di vera polpa di pesca, quindi ho comprato delle pesche, ne ho scelta una bella carnosa, matura e profumata e l’ho destinata a questo sapone. Un matrimonio perfetto direi!
Adoro questo frutto, il colore, l’odore, il sapore… è il mio simbolo dell’estate e siccome la bella stagione ormai è agli sgoccioli ho voluto cercare un modo per portarla con me durante il prossimo, lunghissimo e grigissimo inverno. Si capisce che l’inverno non mi piace vero?
Finalmente ho provato lo stampo rettangolare di legno che ho progettato e costruito. No, vabbè lo ammetto, non ho fatto tutto da sola, anzi i miei meriti e le competenze si limitano alla progettazione…
L’aspetto per ora mi piace. Ho impreziosito il tutto con dei microglitter cosmetici cangianti ed è davvero carina la cresta rossa. Il profumo, nonostante si senta ancora la soda caustica (sparirà man mano con il passare dei giorni) la fragranza cosmetica alla pesca ha fatto il suo dovere. Devo riacquistarla, è proprio buona!
Chissà domani se i colori saranno rimasti così o scuriranno... vedremo. Tanto domani sarà il momento del taglio. Non vedo l'ora, così sperimenterò anche l'affetta sapone, sempre fatto a mano.
Beh, allora, a domani!
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venerdì 26 agosto 2011
Il “nastro” nel sapone
Quando si prepara il sapone, un momento molto importante è il raggiungimento del cosiddetto “nastro”, ovvero quando i grassi e la soluzione liquido/soda caustica si sono emulsionati in modo tale da permettere la corretta saponificazione del composto.
Tradizionalmente questo momento lo si raggiungeva manualmente, rimestando e rimestando il calderone ma oggi, fortunatamente direi, in nostro soccorso è arrivata la tecnologia.
Lo strumento indispensabile per fare il sapone (in generale) e quindi per raggiungere il nastro (più specificatamente) è il Minipimer o più comunemente chiamato frullatore a immersione.
Questo elettrodomestico permette, in tempi molto brevi, di emulsionare il tutto energicamente, senza schizzi pericolosi (il composto contiene la soda caustica) e ancor più fondamentale senza incorporare aria. Infatti il sapone col metodo a freddo non va montato, cosa che accadrebbe se si usassero le fruste di uno sbattitore, ma frullato.
Lo sbattitore può essere usato però per un’altra tipologia di sapone, il Whipped Soap, ma ne parlerò in un altro post.
Lo scopo del Minipimer è quello di far collidere le particelle di soda con quelle dei grassi e compiere la magia del sapone.
Ma cosa è nello specifico il nastro? Come lo si riconosce?
Il momento del nastro è quando il tutto è emulsionato, ovvero non si separa più il liquido dai grassi e il composto assume l’aspetto e la consistenza di una crema più o meno densa.
Non va usato il Minipimer ininterrottamente fino a quando questo avviene, bensì vanno alternati colpetti di frullatore a mescolate o con il frullatore stesso o con un mestolo. Questo perché, lo dico per esperienza personale, il povero elettrodomestico potrebbe andare in fumo..
Il nastro però può avere diversi aspetti, ovvero può essere “nastro leggero”, “nastro medio”, o quando è bello accentuato semplicemente “nastro”. Queste differenze, specificate sempre nelle ricette, sono la risposta a diverse esigenze che si hanno per una determinata ricetta ma non hanno differenze significative al fine della riuscita del sapone. Sono solo accortezze per maneggiare meglio il composto, mi spiego meglio:
Il “nastro” vero e proprio è il momento in cui con la pasta di sapone puoi “scrivere”, ovvero, quando sollevando il Minipimer con il sapone che cola potete formare dei ghirigori che restano belli netti sulla superficie del resto del composto. Come una crema pasticcera bella consistente.
Questo metodo è l’ideale per quei saponi semplici che non conterranno né pigmenti colorati, né fragranze. Questi due ingredienti infatti hanno lo svantaggio di “ammassare” in gergo, ovvero di addensare velocemente la pasta di sapone. Quindi in caso si vogliano aggiungere è il caso di optare per il nastro medio. Un’altra cosa da tenere presente se si sceglie il nastro è che il sapone sarà meglio metterlo in uno stampo unico grande piuttosto che in stampini, perché le piccole o grandi bolle d’aria che inevitabilmente potrebbero essersi formate non sarà facile mandarle via. Certo, in genere si batte un po’ lo stampo per far assestare il sapone ma qualcosa resta sempre e si rischia di rovinare l’aspetto finale. Per la stessa ragione non sarà facile far scendere bene il composto negli stampi singoli senza rischiare di lasciare dei vuoti.
Come si sa le cose dense sono… dense!
Il “nastro medio” è qualche frullata prima del “nastro”, ed è la consistenza giusta per poter mettere il sapone in stampini medio/piccoli. E’ possibile aggiungere pigmenti e fragranze ma poi bisogna versarlo negli stampi nel più breve tempo possibile.
Il “nastro leggero” è semplicemente quando il tutto è ben emulsionato ma il composto risulta ancora liquido/cremoso. Questo nastro permette l’aggiunta di pigmenti e fragranze e la creazione di bellissimi effetti di colore a strati, versato, mescolato…
E’ importante specificare che anche con il nastro leggero dopo qualche minuto il composto tende normalmente ad addensarsi sempre di più, quindi anche in questo caso le varie operazioni di divisione del composto e decorazioni varie vanno fatte in tempi accettabili.
Un’ultima cosa: nelle ricette è comune trovare le denominate “aggiunte al nastro”, e come funziona? Semplicissimo! Una volta raggiunto il nastro richiesto dalla ricetta vanno fatte le aggiunte al nastro degli ingredienti suggeriti.
Avete altre domande?
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giovedì 25 agosto 2011
Soda Caustica - Come maneggiarla senza rischi
A questo ingrediente è il caso di dedicare qualche riga da leggere attentamente perché da una cosa piacevole, utile e divertente, come fare il sapone, basta poco per avere brutte sorprese o incidenti evitabili.
4- La sicurezza al primo posto, e quindi avrete bisogno di alcune cosette per tutelarvi. La soda caustica al contatto con i liquidi potrebbe schizzare quindi un paio di occhiali da lavoro in plastica trasparente (sempre in ferramenta) o un paio di occhialini da immersione vi proteggeranno da eventuali rischi. Evitate gli occhiali da sole, noi vogliamo fare il sapone, non diventare una talpa ustionata!Stesso discorso per le mani, ma qui sono sufficienti i guanti di gomma, quelli per lavare i piatti. No ai guanti in lattice, sono troppo sottili e non coprono gli avambracci.Il sapone ha bisogno di stagionare prima di essere pronto all’uso, questo tempo serve alla soda che resta di essere eliminata, ciò significa che bisognerà indossare i guanti anche quando si maneggerà il sapone durante questo periodo perché potrebbe essere irritante.Un bel grembiule completerà questa divisa da palombaro/alieno. Se durante la lavorazione del sapone qualcuno suonerà alla vostra porta NON aprite. Non tanto per il sapone, ma perché potreste causare un bello spavento al mal capitato! 5- Ora passiamo agli strumenti necessari per fabbricare il sapone, quindi ci servono:- una bilancia elettronica di precisione- un bicchiere di plastica- un termometro che misuri da -10 a +110- una pentola di acciaio inox- una caraffa o una ciotola in vetro o ceramica resistenti alle alte temperature- cucchiai di acciaio inox- un cucchiaio di legno- un frullatore a immersione (Mini Pimer)- stampi per il sapone in silicone o alternative domestiche come vecchie vaschette del gelato, ecc.- vecchie coperte per avvolgere gli stampi e tenerli caldiMateriali da evitare: rame, alluminio, ferro, antiaderenti
6- La soda caustica, ormai l’abbiamo capito è pericolosa. Oltre al contatto diretto va assolutamente evitata anche l’ingestione accidentale, ma anche questi rischi possono essere facilmente evitati e abbiamo 2 alternative:
7- Uno dei passaggi da fare per creare il sapone è far sciogliere la soda nell’acqua. La soda a contatto con un liquido provoca una reazione chimica che porta il liquido a scaldarsi molto velocemente, anche oltre 80°, e sono possibili degli schizzi di acqua calda o pezzetti di soda.E’ molto importante versare
8- In caso di contatto accidentale con la soda caustica sulla pelle niente panico, ma mettere la parte colpita sotto abbondante acqua corrente per qualche minuto. Tenete sotto mano sempre o dell’aceto o una soluzione di acqua e acido citrico che neutralizza la basicità della soda. Se la parte colpita sono gli occhi significa che non indossavate gli occhiali protettivi (mannaggia!), sciacquate sempre con acqua corrente e andate dal medico per sicurezza. In caso di ingestione andate il prima possibile nel più vicino Pronto Soccorso.Queste sono le semplici regole per fare il sapone e divertirsi.Il tono leggermente umoristico di questo mio resoconto non ha lo scopo di far pensare che maneggiare la soda sia un gioco, anzi, le regole ci sono e sono da seguire attentamente. C’è da dire però che la soda non può essere uno spauracchio che ci blocca. Anche tagliare il pane, se fatto senza un minimo di buon senso può diventare pericoloso, ma questo non ci impedisce di farlo. Se si conoscono i lati pericolosi di qualcosa si scoprono anche i modi per evitarli. Quindi adesso non avete più scuse.Vi garantisco che la prima volta sarà molto stressante (per via della paura della soda o più semplicemente di sbagliare e può capitare che la prima volta non vi riesca), ma vi assicuro che la soddisfazione è tanta e capirete che ne è valsa la pena!
Quella nell'immagine sotto è la marca che più facilmente si trova in commercio, ad un prezzo che si aggira intorno ai € 2,50 ed è 1 Kg.
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mercoledì 24 agosto 2011
Sapone "Yogurt e Caramello"
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sabato 20 agosto 2011
Sapone delicato alla Lavanda per pelli sensibili
Questa ricetta è la prima volta che la provo. Cercavo un sapone solido da usare sotto la doccia, ma che non fosse eccessivamente sgrassante. Quello all'olio d'oliva lo trovo troppo aggressivo per me.
Ricetta per 1 kg di grassi:
METODO A FREDDO
- gr 400 olio di girasole
- gr 350 olio di oliva
- gr 200 olio di riso
- gr 50 olio di mandorle dolci
- gr 201 infuso di lavanda freddo
- gr 124 idrossido di sodio (soda caustica) sconto soda tra il 6-7%
- 1 cucchiaino bello pieno di farina di riso
- 40 gg di Oe alla lavanda
- 1 cucchiaio e 1/2 di fiori di lavanda
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