martedì 30 agosto 2011

Gli Stampi per il Sapone


Trovare gli stampi giusti per fare il sapone devo ammettere che è una cosa noiosa e stimolante allo stesso tempo.
Le domande che almeno io mi ponevo alla vigilia di una nuova magia di sapone erano infatti: di che forma lo faccio? Uso stampi singoli o uno stampo bello grosso? Dove li trovo? Posso usare qualcosa di riciclato?
Dunque, nella mia esperienza, breve devo ammettere (è solo un anno) trovo gli stampi migliori siano quelli in silicone e le ragioni sono molto semplici. Lo stampo in silicone permette di sformare il sapone con estrema facilità e senza ammaccarlo e poi ce ne sono mille tipi diversi. Gli svantaggi invece sono: il prezzo, perché non se ne trovano al di sotto al di sotto dei €10,00 salvo rare eccezioni e la reperibilità, a parte la forma classica a plum cake o lo stampo a tortiera di forme utili a tale scopo non ne ho visti molti altri in giro.

Le forme ideali sono tutte quelle che producono monoporzioni come per fare i muffin ad esempio, o ovali, a cubo…
La preoccupazione del prezzo è lecita anche perché lo stampo in questione se usato per fare il sapone poi non è più utilizzabile in cucina perché la plastica potrebbe assorbire un po’ di soda caustica.
Quindi le alternative agli stampi in silicone sono, o accontentarsi di stampi di fortuna, frutto di riciclo e di ingegno, o costruirsene (o farsene costruire) uno ad hoc (approfondirò il discorso prossimamente).
Sugli stampi alternativi le possibilità sono infinite. L’unica cosa da tener predente è di usare qualcosa di flessibile o sacrificabile per poter far uscire il sapone orami solido.
Tra i miei preferiti ci sono: le vaschette per il gelato (non quelle in polistirolo) del supermercato, ideali per saponi che non hanno grandi pretese estetiche, tipo un sapone personale o uno per il bucato. Insomma, per quei saponi che non è importante se l’aspetto è bruttino.
E’ da tener presente ovviamente che, una volta tagliato le fette possono essere aggiustate al coltello per dargli una forma regolare. Gli scarti possono sempre essere riutilizzati (ne parlerò in un altro post).
Poi ci sono i contenitori i Tetra Pack, quelli dei succhi di frutta, della passata, del latte..


Basta “decapitarli”, versare il sapone e al momento di sformarlo basterà, con delicatezza e attenzione, tagliare e strappare via il contenitore. In questo caso lo stampo è monouso.
Poi ci sono: bicchieri di plastica, vasetti dello yogurt o dei budini, alcune vaschette dei formaggi… e qui si continuerebbe all’infinito. E’sufficiente che vi guardiate intorno per scoprire che sì, quella cosa lì sarebbe perfetta come stampo per il sapone.
Un’altra cosa importante è sapere cosa evitare, quindi niente forme rigide che non consentono al sapone di uscire e contenitori di rame, di stagno, di ferro, di ghisa, di alluminio, di polistirolo, di vetro (per il motivo della difficoltà dello sfornare) e anche quelli antiaderenti.
Il sapone, durante le 24 ore mentre saponifica sprigiona calore, poi c’è la soda caustica e il fatto che una volta solido poi non esce più, queste sono le 3 cose da tenere a mente nella ricerca di uno stampo.

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6 commenti:

  1. hai perfettamente ragione! anche io uso di tutto, persino vecchie bottiglie di plastica..
    ma alla fine ho deciso di costruirmi degli stampi in legno...se non altro perche' cosi' la forma è regolare, ed il sapone diventa davvero meraviglioso dal punto di vista estetico anche da regalare!
    a prestoooooo

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  2. Ciao Ste, sì, lo stampo in legno è una meraviglia!!! Io ne ho due, uno rettangolare e uno quadrato. Presto spero di riuscire a parlarvene così magari tutti potranno costruirsene uno perfetto le ogni esigenza :D

    Un abbraccio
    Lolò

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  3. Una amica di mia madre dice di utilizzare gli stampi in silicone sia per il sapone che per cucinare! che cosa rischia? Io ho assaggiato un suo plum cake a quanto pare prodotto nello stampo che usa per saponificare e non ho sentito sapori stani ma può essere stato tossico?? dice che li lava bene con l'aceto ma... speriamo bene! cosa ne pensi?

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  4. Ciao, in realtà la questione degli stampi usati sia per cucinare che per saponificare non è legata al sapore che potrebbero avere i cibi, ma al fatto che la plastica essendo porosa assorbe, anche se in minima parte, quello che contiene.
    La soda caustica non è qualcosa di poco conto, anzi è tossica e se ingerita bene non fa. Certo, non è che adesso devi vivere nel panico per aver mangiato una fetta di dolce, ma personalmente io non uso a scopo alimentare strumenti che uso per saponificare e quindi per onestà lo sconsiglio anche agli altri. Anche quello che non si vede e non si sente può essere pericoloso. Ultimo, ma non per ultimo, chi lo sa con quanta accortezza era stato pulito? Io quando pulisco qualcosa so che è pulita, ma sugli altri non scommetto mai. Abbiamo tutti un'idea di igiene molto diversa..

    Grazie per essere passata, felice anno nuovo
    Lolò

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  5. Ciao , vorrei sapere in che negozio posso trovare gli stampini ?
    Grazie

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  6. Ciao,
    quelli in tetrapak sono di riciclo da confezioni di latte, passata di pomodoro o succhi di frutta e quelli si silicone sono quelli che si usano per fare i dolci e quindi li trovi nei casalinghi e nei supermercati.

    Un saluto
    Lolò

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