venerdì 9 settembre 2011

La "Stagionatura del Sapone"


Il sapone altro non è che il frutto di una reazione chimica e questo risultato è la trasformazione dei grassi per opera della soda caustica.

La soda caustica, come è noto, non è una sostanza da sottovalutare perché molto pericolosa per la pelle, però è necessaria.

Ma allora come è possibile usare il sapone così ottenuto? La risposta è semplice, bisogna aspettare.

Questa attesa è la famosa “stagionatura del sapone”, quel periodo più o meno lungo in cui ogni residuo di soda finisce il suo processo di saponificazione all’interno dei panetti del sapone per poi disperdersi. In conclusione quindi, il sapone correttamente prodotto (seguendo rigorose regole sulla proporzione degli ingredienti e la loro tipologia) e adeguatamente stagionato è privo di soda caustica e quindi può essere usato.

La stagionatura dipende da molti fattori: dallo sconto soda, dallo sconto acqua, dagli oli usati, dal procedimento scelto per fare il sapone… insomma non è una regola fissa, comunque di norma non è mai inferiore alle 4 settimane e l’ideale sarebbero 6 o 8 se proprio si ha fretta di usarlo.

Se questa fretta non c’è il mio consiglio è di aspettare, perché con il passare delle settimane tutta l’acqua all’interno dei panetti evapora e il panetto acquista in durezza, farà più schiuma (laddove sono stati usati oli utili a questo scopo) e si consumerà meno durante l’uso.

La prima fase della stagionatura, quindi dalle 4 alle 6 settimane è bene tenere il sapone all'aria (non all'aperto, eh!), in un luogo areato, fresco e asciutto, poi per il resto del tempo, in attesa di essere usate o regalate le saponette possono essere sistemate dentro scatole di cartone (le scatole delle scarpe vanno benone) e tra una saponetta e l’altra un pezzo di carta assorbente.



Consiglio di scrivere sempre sulla scatola la data di creazione del sapone e la composizione degli oli. Questo potrebbe sembrare inutile, soprattutto se avete un solo sapone all’attivo, ma se si saponifica spesso la confusione è assicurata ;)

In poche parole:

- date il tempo al sapone di perdere la soda caustica prima di usarlo per le canoniche settimane richieste.

- lasciate stagionare il sapone anche a lungo, che è come il vino, più invecchia meglio è!


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Sarò lieta di risponderti.

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4 commenti:

  1. ciao ho fatto il sapone con olio d'oliva extra vergine che non so se ho fatto bene 'ma il problema che mi crea e' che l 'olio sull'etichetta ha la scadenza a gennaio 2013 quando scade devo buttare il sapone?

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  2. No, non preoccuparti. Un volta saponificato l'olio non ha più scadenza anzi, più il sapone è stagionato meglio è, quindi è bene usare sempre gli oli che hanno la data di scadenza più vicina così da tenere quelli più "freschi" per atri usi ;)
    Un bacione!

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  3. ciao! oggi ho fatto per la seconda volta il sapone (con cacao in polvere e essenza al cioccolato alimentare, dosi e sconti rigorosi, ingredienti extra un po' a caso :P).
    continuo ad avere dei dubbi: se ho sbagliato il processo di saponificazione, potrei ritrovarmi tra 2 mesi con un sapone che ustiona? come si fa ad essere sicuri che la soda è sparita del tutto?
    grazie mille in anticipo!

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  4. Ciao, dunque, se hai usato una ricetta collaudata e hai seguito per bene il procedimento non dovresti avere problemi.
    La stagionatura, se tutto è ok, garantisce che la soda sparisca del totalmente. Se non sei sicura allora fai stagionare qualche settimana in più, in fondo il sapone più stagiona meglio è ;)

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