venerdì 26 agosto 2011

Il “nastro” nel sapone

Quando si prepara il sapone, un momento molto importante è il raggiungimento del cosiddetto “nastro”, ovvero quando i grassi e la soluzione liquido/soda caustica si sono emulsionati in modo tale da permettere la corretta saponificazione del composto.

Tradizionalmente questo momento lo si raggiungeva manualmente, rimestando e rimestando il calderone ma oggi, fortunatamente direi, in nostro soccorso è arrivata la tecnologia.

Lo strumento indispensabile per fare il sapone (in generale) e quindi per raggiungere il nastro (più specificatamente) è il Minipimer o più comunemente chiamato frullatore a immersione.


Questo elettrodomestico permette, in tempi molto brevi, di emulsionare il tutto energicamente, senza schizzi pericolosi (il composto contiene la soda caustica) e ancor più fondamentale senza incorporare aria. Infatti il sapone col metodo a freddo non va montato, cosa che accadrebbe se si usassero le fruste di uno sbattitore, ma frullato.

Lo sbattitore può essere usato però per un’altra tipologia di sapone, il Whipped Soap, ma ne parlerò in un altro post.

Lo scopo del Minipimer è quello di far collidere le particelle di soda con quelle dei grassi e compiere la magia del sapone.

Ma cosa è nello specifico il nastro? Come lo si riconosce?

Il momento del nastro è quando il tutto è emulsionato, ovvero non si separa più il liquido dai grassi e il composto assume l’aspetto e la consistenza di una crema più o meno densa.

Non va usato il Minipimer ininterrottamente fino a quando questo avviene, bensì vanno alternati colpetti di frullatore a mescolate o con il frullatore stesso o con un mestolo. Questo perché, lo dico per esperienza personale, il povero elettrodomestico potrebbe andare in fumo..

Il nastro però può avere diversi aspetti, ovvero può essere “nastro leggero”, “nastro medio”, o quando è bello accentuato semplicemente “nastro”. Queste differenze, specificate sempre nelle ricette, sono la risposta a diverse esigenze che si hanno per una determinata ricetta ma non hanno differenze significative al fine della riuscita del sapone. Sono solo accortezze per maneggiare meglio il composto, mi spiego meglio:

Il “nastro” vero e proprio è il momento in cui con la pasta di sapone puoi “scrivere”, ovvero, quando sollevando il Minipimer con il sapone che cola potete formare dei ghirigori che restano belli netti sulla superficie del resto del composto. Come una crema pasticcera bella consistente.

Questo metodo è l’ideale per quei saponi semplici che non conterranno né pigmenti colorati, né fragranze. Questi due ingredienti infatti hanno lo svantaggio di “ammassare” in gergo, ovvero di addensare velocemente la pasta di sapone. Quindi in caso si vogliano aggiungere è il caso di optare per il nastro medio. Un’altra cosa da tenere presente se si sceglie il nastro è che il sapone sarà meglio metterlo in uno stampo unico grande piuttosto che in stampini, perché le piccole o grandi bolle d’aria che inevitabilmente potrebbero essersi formate non sarà facile mandarle via. Certo, in genere si batte un po’ lo stampo per far assestare il sapone ma qualcosa resta sempre e si rischia di rovinare l’aspetto finale. Per la stessa ragione non sarà facile far scendere bene il composto negli stampi singoli senza rischiare di lasciare dei vuoti.

Come si sa le cose dense sono… dense!

Il “nastro medio” è qualche frullata prima del “nastro”, ed è la consistenza giusta per poter mettere il sapone in stampini medio/piccoli. E’ possibile aggiungere pigmenti e fragranze ma poi bisogna versarlo negli stampi nel più breve tempo possibile.

Il “nastro leggero” è semplicemente quando il tutto è ben emulsionato ma il composto risulta ancora liquido/cremoso. Questo nastro permette l’aggiunta di pigmenti e fragranze e la creazione di bellissimi effetti di colore a strati, versato, mescolato…

E’ importante specificare che anche con il nastro leggero dopo qualche minuto il composto tende normalmente ad addensarsi sempre di più, quindi anche in questo caso le varie operazioni di divisione del composto e decorazioni varie vanno fatte in tempi accettabili.

Un’ultima cosa: nelle ricette è comune trovare le denominate “aggiunte al nastro”, e come funziona? Semplicissimo! Una volta raggiunto il nastro richiesto dalla ricetta vanno fatte le aggiunte al nastro degli ingredienti suggeriti.

Avete altre domande?


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18 commenti:

  1. ciao,mi chiamo teodora,oggi per la prima volta ho fatto il sapone,1 l. d olio d oliva,1 l. d olio di girasole,600 g.acqua distillata,256 g.di soda.temperatura oli 45 gradi,soda 47 gradi,ho frullato con le fruste per 1 ora ma il nastro non è venuto,era fluido-denso come una besciamella fluida.perchè il nastro non è venuto?in cosa ho sbagliato?cosa faccio lo butto,intanto lo versato comunque in uno stampo,se dovessi buttarlo ,dove lo butto?water o indifferenziata?il ph è di 9-10.aiuto!grazie

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  2. Ciao Teodora, il nastro non ti è venuto perché la ricetta non è corretta. Non basta mettere degli oli assieme per fare il sapone, servono delle miscele di oli e delle proporzioni ben precise.
    Per cominciare le dosi si calcolano sempre in kg. Tu hai misurato in litri e nel casi degli oli il peso specifico è diverso dall'acqua e quindi non 1 litro non è 1 Kg.
    Poi anche se l'acqua e la soda sarebbero giuste, (anche se non precisissime) è sbagliata la scelta degli oli che ti avrebbero sicuramente dato un sapone molliccio.
    Un consiglio, usa per le prime volte delle ricette collaudate e aspetta per inventarne una tua. Il rischio di buttare tutto è alto ed è un peccato.
    Purtroppo questa saponata la dovrai cestinare, meglio imbustata nell'indifferenziata. Non usarlo, mi raccomando, perché senza nastro la soda non ha fatto il suo dovere e quindi è tutta lì.
    Spero di esserti stata d'aiuto :)

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  3. Bellissima spiegazione dettagliata del nastro che non ho trovato da altre parti. Grazie di cuore.
    Chiedo aiuto per il mio primo sapone che ho fatto 4 giorni fa.
    600 g oliva
    80 g vinaccioli
    224 g acqua
    85 g soda sconto 6%
    Mi si è rotto il termometro nuovo nuovo e ho dovuto fare la miscela a occhio (ho aspettato che entrambe i liquidi avessero più o meno la stessa temperatura, calda ma ben sopportabile)
    L'intenzione era fare un sapone delicatissimo con schiuma migliore che con solo oliva.
    -Non ho messo o. di cocco perché ho letto che può dare allergie (volevo farlo per la pelle delicata dei nipotini).
    -Non ho messo cera d'api vergine perché avevo paura si portasse dietro propoli o altro di allergizzante.
    -Non ho messo strutto perché con lo sconto non vorrei che grasso animale rimanesse libero dalla soda e anziché lavare il sapone ingrassi la pelle (è una impressione fondata?)
    Il risultato dopo che l'ho sformato e tagliato:
    dopo 4 giorni è ancora abbastanza molle, diciamo quanto una caramella gommosa. Il sapone è andato praticamente tutto in fase gel, solo la parte esterna no, perché è più bianca, diciamo come una simil pelle chiara che circonda tutto il sapone, spessa meno di 1 mm.
    All'interno ci sono dei puntini più o meno bianchi e , quelli più grandi hanno un buchetto al centro (dove è passata la lama). Suppongo siano bolle d'aria che avevo notato già al momento del nastro che ho tenuto leggero (senza motivo, per inesperienza). Ho capito che era un nastro leggero leggento questo post. Grazie ancora.
    So che l'errore è stato non mettere grassi saturi che dessero consistenza al sapone. Ora però sono preoccupata per i punti bianchi.
    Dubbi:
    Ho letto che generalmente possono essere granelli di soda, se la soda è troppa. Ho sbagliato qualcosa con la soda o potrebbero essere effettivamente bolle d'aria come sospetto? Se si sconta la soda e il calcolo è corretto non ci sono possibilità che sia soda quella che vedo sotto forma di puntini chiari, di grandezze differenti, vero? Perchè se sono solo bolle poco importa.
    Ho sbagliato qualcos'altro oltre a questo? I miei pregiudizi sullo strutto e sulla cera sono solo pregiudizi?
    Chiedo scusa per il commento lungo.
    Grazie in anticipo per qualsiasi suggerimento vorrai darmi.
    Un caro saluto
    Roberta, torino

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  4. Ciao Roberta,
    sono contenta che il mio post ti sia stato utile :D
    Veniamo al tuo sapone: le dosi mi sembrano giuste, a parte l’acqua che dovrebbe essere di 20 gr in meno, ma non credo sia stato questo il problema.
    Non so da cosa sia dipeso, forse dalla temperatura sbagliata delle due parti che purtroppo non hai potuto controllare con precisione.
    Se il problema fosse solo questo si potrebbe rimediare. Basterebbe fargli fare una lunga stagionatura e ho la sensazione che si indurirebbe a dovere.
    Però c’è un “ma”. Andando avanti a leggere il tuo commento hai parlato di buchi bianchi. Quelli sono capitati anche a me una volta ed erano cristalli di soda non sciolti nonostante la ricetta fosse ad’ok, super collaudata, nelle giuste dosi e non una mia invenzione. Da allora filtro sempre la soluzione caustica con un colino prima di versarla nei grassi (la soda non mi frega più!)
    Senza poter vedere quello che descrivi ovviamente non posso esserne sicura, ma il sospetto ce l’ho e se così fosse il sapone sarebbe inutilizzabile.
    Il nastro leggero infatti riduce la formazione di bolle d’aria, proprio perché il sapone è più liquido.

    Parliamo adesso di oli: se il cocco lo metti nelle giuste quantità non crea problemi e aiuta, come lo strutto, a fare dei saponi più duri, compatti. Il sapone è comunque una cosa che sta sulla pelle per pochissimo tempo e poi viene lavato via, quindi non è poi così pericoloso. Ci sono detergenti da supermercato molto più aggressivi, te lo garantisco.
    La tua paura nei confronti dello strutto non è fondata. Io faccio comunemente saponi con lo strutto (e anche abbastanza scontati perché li voglio delicati, ho la pelle sensibile) e non ho mai avuto problemi di grasso che resta sulla pelle. Lo sconto, anche se massimo, garantisce comunque che il sapone sia lavante, a meno che non lo si voglia usare per lavare il bucato. In questo caso meglio senza sconto ;)
    Anzi, più contiene grassi insaponificati più è delicato e più va bene per essere usato dai bambini. Ovviamente sconti di soda oltre il 7-8% sono da evitare.
    Spero di esserti stata d’aiuto, torna a trovarmi ;)

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    1. Grazie Lolò assolutamente si! Mi sei stata molto di aiuto! Mi permetto di linkare un'immagine dove è possibile vedere una scansione (a volte faccio prima così che con la fotocamera^_^) di alcune fette. Se pensi che possa essere utile per documentare un sapone riuscito male e da non usare, non esitare ad utilizzare queste immagini. Potrebbe servire ad altre persone come esempio.
      Sul web non ho trovato foto che documentassero questo risultato. Sono tutti belli quelli che girano in rete!
      Grazie ancora :)
      http://imgur.com/oIAKI

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    2. Grazie!! Userò senz'altro la tua foto, hai ragione, può tornare utile. Sei davvero generosa e disponibile!
      Comunque ti confermo che a me sembrano buchi causati da granelli di soda non sciolti. Peccato :(
      L'alone più chiaro intorno ai buchi è quello che mi da la forte sensazione. Se fossero state bolle d'aria l'alone non ci sarebbe stato.

      Appena possibile spero di poter fare un bel post con gli errori più comuni con il sapone e userò la tua bella foto.

      Grazie ancora :D

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  5. Ciao!! ho appena messo "a nanna" il sapone appena fatto, ma credo di aver combinato un gran pasticcio... Sono alla seconda esperienza, dopo un primo sapone che faceva paura ma che è stato usato comunque con orgoglio, ho voluto provare a fare il marsiglia secondo questa ricetta: 900 g olio oliva, 100 g olio arachide, 300 g di infuso di lavanda, 128g soda e 10 ml olio essenziale di lavanda. Ho pesato, scaldato e mescolato tutto con diligenza, ma il nastro proprio non usciva, neppure dopo un'ora di sbattimenti. In preda alla disperazione ho trovato la salvezza qui nel tuo bellissimo blog, dove parli dell'importanza del Minipimer. (Io stavo usando le fruste elettriche...le torte vengono così bene...)E infatti dopo due minuti di minipimer ho ottenuto un nastro da manuale. Il problema è che prima di arrivarci ne ho combinato di tutti i colori a quel povero sapone. L'ho rimesso sul fuoco, l'ho travasato in pentole diverse, l'ho raffreddato nel lavello pieno d'acqua...insomma, un disastro! Secondo te è da buttar via? come faccio a capire se è utilizzabile o meno?
    Grazie in anticipo per qualsiasi risposta che vorrai darmi, e complimenti per questo stupendo e utilissimo blog!!
    Ciao
    Bridget

    RispondiElimina
  6. Ciao Bridget, felice di esserti stata d'aiuto. Sì, arrivare al nastro con le fruste elettriche è praticamente impossibile.
    Non posso esserne sicura al 100% ma sono convinta che il tuo sapone sarà perfetto ed utilizzabile. Il problema è stato solo il nastro e infatti appena sei passata al minipimer la pasta di sapone ha fatto il suo dovere, quindi non dovrebbero esserci problemi.
    Come mi piacerebbe vedere i vostri saponi.. prima o poi aprirò un post dove vi chiederò le foto :D
    Chissà, magari potrebbe essere carina come idea!

    Grazie per essere passata a trovarmi, a presto.
    Lolò

    RispondiElimina
  7. Ciao. Mi piacerebbe tanto fare il mio sapone in casa, devo ancora superare la paura per questa soda. Però una domanda. Per un sapone per il viso, si deve misurare il ph ? e se si , quanto dovrebbe essere ?
    Per un sapone liquido come si dovrebbe fare ? scusami tutte queste domande che forse sono banalissime.
    Silvia

    RispondiElimina
  8. Ciao, purtroppo il sapone solido ha sempre ph basico, quindi lontano dal ph ottimale per la pelle. Non c'è modo di "aggiustarlo" in nessun caso: è solido quindi è basico. Idem se poi lo si rende liquido successivamente. Per avere un detergente liquido a ph neutro bisogna partire da tensioattivi particolari e non da grassi e soda purtroppo.

    Per quanto riguarda la questione viso non è fondamentale che il sapone abbia un ph neutro. Puoi usare tranquillamente un sapone fatto in casa tanto poi grazie al tonico (da usare sempre, anche con saponi a ph ottimale) rimetti a posto la giusta acidità, e poi una bella crema idratante adatta al tuo tipo di pelle farà il resto.
    Per il corpo vale lo stesso principio, eccezione fatta per il tonico, perché è un peccato sprecate per corpo. In alternativa, se lo si desidera ma non è essenziale, un bel risciacquo con acqua e acido citrico a ph controllato andrà benissimo e poi un bel massaggio di crema corpo ;)

    Spero di esserti stata utile
    Un saluto
    Lolò

    RispondiElimina
  9. ciao, mi chiamo Marcello complimenti per questo blog...mi ha dato tantissime risposte.
    Ti scrivo perchè vorrei porti un quesito
    Ho notato che con solo olio di oliva il nastro lo raggiungo in un attimo e potrei togliere le saponette dallo stampo anche solo dopo 24 ore(generalmente li lascio 48).
    Ho provato una ricetta con metà strutto (500g) e metà olio di semi di soia(500 g).... nastro liquidissimooooo e dopo 48 ore ancora molliccio.
    ma lo strutto non dovrebbe portare un risultato piu "consistente/duro" ?
    l olio di semi di soia invece? lo hai mai utilizato?

    RispondiElimina
  10. Ciao Marcello,
    do per scontato che tu abbia fatto correttamente il calcolo della soda e dell'acqua.
    I saponi che contengono una percentuale troppo alta di oli come: colza, mais, arachidi e soia (grassi insaturi) danno saponi molli purtroppo, oltre al fatto che sembra che il nastro non arrivi mai (è il classico campanello d'allarme). Fossi in te con questi oli non supererei il 20-25% del totale.
    Neanche lo strutto, che come hai detto bene aiuta fare saponi più duri, ha potuto fare qualcosa per bilanciare la tua saponata.
    Prova con 50% oliva, 30% strutto e 20% soia e fatti i calcoli di soda e acqua. Se ne hai bisogno te li faccio io.

    Grazie per essere passato, a presto
    Lolò

    RispondiElimina
  11. Ciao,
    mi chiamo Sarah,
    sto provando da circa un mesetto a fare saponi.
    Oggi ho fatto il mio terzo esperimento. La ricetta che uso è sempre la stessa perchè finchè non riesco a farlo bene penso sia inutile provare con altre ricette più complesse.
    Dunque io uso:
    1000 g di olio di oliva
    128g di soda caustica (scontata)
    300 g di acqua.
    Il problema è sempre lo stesso
    appena verso la soda nell'olio (entramb sono a circa 45 gradi)mi si rapprende quasi subito senza passare dalla fase liquida a quella cremosa. Diventa duro da girare e anche metterlo negli stampi è più difficile. Risultato finale: un sapone non tanto bello a vedersi con pccoli grumi bianchi. Si può usare lo stesso? Pensavo di riscioglierlo aggiungerci oli essenziali e coloranti naturali e ricollocarlo negli stampi per migliorarne l'aspetto.
    Perchè mi si rapprende? vivo in campana ed in casa ci sono 12 gradi potrebbe essere questo?
    l'olio di oliva che uso è un olio vecchio che era in casa da anni, m io so che l'olio non scade!
    Forse è un problema di temperatura olio soda? non è mai proprio di 45 gradi...
    Grazie per il tuo blog
    spero che riuscirai a illuminarmi su questo problema che ormai mi si propone ogni volta che mi accingo a fare un nuovo sapone
    A Presto
    Sarah

    RispondiElimina
  12. Ciao Sarah,
    non credo dipenda dalla temperatura di casa tua. Quella semmai dovrebbe darti problemi dopo aver fatto il sapone, nel periodo di riposo prima di sformarlo, quando deve andare in "fase gel" e non durante la lavorazione. Quello che ti capita a me non è mai successo, quindi posso fare solo delle ipotesi.
    Escludo anche che l'errore dipenda dalla temperatura delle due fasi, perchè neanche io sto lì a controllare il grado preciso e non ho mai avuto problemi. Idem per l'olio vecchio o usato.
    Visto che l'errore ti si è già ripresentato più volte mi viene da pensare che possa dipendere dalla soda: sei sicura che sia proprio Idrossido di Sodio (NaOH) e non soda addizionata ad altro? Se puoi fammi sapere la marca.
    Controlla la tua confezione e scopriremo l'arcano ;)

    Un'ultima cosa: non usare questi saponi. Sono quasi certa che siano da cestinare visto che non sono venuti come dovevano, mi dispiace.

    Un abbraccio
    Lolò

    RispondiElimina
  13. ciao Lolò il tuo blog e bellissimo.Vorrei fare domanda,mettere soda nel infusi di erbe a me sembra che fa perdere le proprièta delle erbe.tu cosa consigli? Quando sono arrivata al nastro se continuo a frullare di più cosa succede? Po influenzare sulla durezza di sapone? scarti di sapone fatto al freddo come si po ricuperare? Io fatto cosi:500gr scarti di sapone,150gr di acqua distillata tutto nel pentolino messo al forno 120°C per un ora,mescolando ogni tanto.non sono sicura se il sapone utilizzabile.mille grazie.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ciao, rispondo subito alle tue domande:

      Il calore è vero, altera le proprietà degli attivi, però è anche vero che un infuso, essendo fatto in acqua bollente, ha già avuto a che fare con il calore, quindi quello che c'è di buono in un infuso di Calendula, per dirne una, resta quasi del tutto invariato.
      Le sostanze termolabili, ovvero sensibili al calore, sono ad esempio le vitamine, ma nel caso di un infuso queste non ci sono, quindi non ci sono rischi. Le proprietà che ci interessano sono altre e le acque che ricaviamo per infusione le mantengono. Ad esempio un bell'infuso di Calendula, Camomilla e Lavanda anche dopo la soda mantiene le sue caratteristiche disinfiammanti, lenitive e addolcenti.

      Dopo il nastro, se si continua a frullare, al massimo si rischia di bruciare il Minipimer :)
      No, la consistenza finale del sapone non dipende da quanto si lavora il sapone stesso, ma dal mix di oli scelti per saponificare.

      Sì, gli scarti in questo modo posso essere recuperati e possono essere usati, a patto però che abbiano terminato il periodo di stagionatura, altrimenti il sapone finale può essere pericoloso.

      Spero di esserti stata d'aiuto
      Torna a trovarmi, un abbraccio
      Lolò

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    2. Complimenti per il blog!
      Ho iniziato facendo il sapone d'olio d'oliva con sconto 5% ed è venuto benissimo. Solido e perfetto per la pelle anche se, si sa, fa pochissima schiuma così ho replicato sostituendo un 10% con olio di cocco e 7% con burro di karitè. Sempre con i coefficienti di saponificazione giusti in proporzione e scontando il totale del 5%. Forse l'ho tolto dallo stampo troppo presto (circa 30 ore dopo) ma è venuto morbido, si può modellare con le mani (coi guanti ovviamente). Pensi che si solidificherà con la stagionatura? Sarebbe un peccato in quanto ho aggiunto olio di cocco e burro di karite non solo per aumentare il potere schiumogeno ma anche per fare un sapone più duro. O sono stato frettoloso a toglierlo dallo stampo prima delle 48 ore oppure c'è qualcosa c'è non va. Si solidificherà? Speriamo! Grazie

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    3. Ciao Fabrizio,
      la tua ricetta in fatto di calcolo dell'acqua e la soda è perfetta, il nastro è arrivato e gli ingredienti che hai scelto avrebbero dovuto darti un sapone duro quindi sì, forse avresti dovuto solo aspettare 48 ore per tagliare. Questo significa che con la stagionatura il tuo bel sapone si indurirà e migliorerà molto, ne sono sicura.

      Fammi sapere!! Un saluto
      Lolò

      Elimina

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